Lavate, asciugate, togliete noccioli e semi (anche quelli del melone e dell’uva) se ingeriti possono indurre a soffocamento o ad occlusioni intestinali, sminuzzate finemente lasciando la buccia, mescolate molto bene provocando una poltiglia sugosa a cui si potranno aggiungere carote tritate e fiocchi di crusca integrali che non sarebbero mai appetibili così come sono. Sembrerà un omogeneizzato per bambini, arricchitelo con fichi, more e lamponi ricchi di calcio, approfittatene dell’estate per congelare, lavata e snocciolata, la frutta migliore o grandi quantità di “impasto” già pronto. N.B. La proporzione di zuccheri contenuti nella frutta a parte la mela, dovrà essere il 10% al massimo nella totalità dell’impasto a favore di ortaggi consigliati e verdure in foglia.

Per chi ha una sola tartaruga consigliamo di utilizzare le vaschette del ghiaccio, un cubetto una porzione, estratta la sera prima e servita al mattino a temperatura ambiente. Per chi ha piccoli in teca in inverno sarà veramente nutriente un pasto di fichi, lamponi e more, trifoglio e fiori di zucchine o albicocche e prugne quando frutta e verdura scarseggiano, sempre rispettando le dovute proporzioni di zuccheri/fibra. Aggiungete sempre a tutti i pasti e abbondantemente ossa di seppia, gusci d’uovo polverizzati o carbonato di calcio in polvere, contenuto nei gusci delle ostriche. Mescolate sempre le polveri alla poltiglia di frutta ben umida, se inalate nella trachea porterebbero la nostra tartaruga all’asfissia non essendo in grado di …… tossire.

Somministrate questi pasti almeno una volta al giorno sempre variati, sempre misti e arricchiti, assicuratevi che la nostra amica arrivi in ottobre pronta per il letargo pesante come un sasso. Investite un po’ di tempo per curare la sua alimentazione e sarà un modo per garantirle un’ibernazione senza rischi di disidratazione ritrovandola in primavera sana e felice.